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MINORCA
2004 |
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Fine agosto 2004,
abbiamo solo una settimana per fare un piccolo viaggio.
Dopo aver valutato tutti i possibili
last minute su internet, troviamo un'offerta conveniente per Minorca:
prevede il volo, il soggiorno in residence e l'affitto di un'auto. L'offerta
ci piace subito, la meta sembra interessante. I resoconti di altri viaggiatori
raccolti nel web la descrivono come l'isola delle Baleari meno contaminata
dal turismo di massa, tutti decantano il suo mare cristallino e la sua
natura, sia pure con qualche eccezione. L'isola è stata anche nominata
"Riserva della biosfera" dall'UNESCO.
Per di più ci piace il fatto
di acquistare un pacchetto turistico che ci lasci la libertà di
muoverci nell'isola senza essere vincolati agli orari di un'albergo.
La decisione è presa, si
parte per Minorca. |
Il residence che abbiamo prenotato si
trova a Cala santa Galdana, una bellissima baia sulla costa sud di Minorca.
Qui non troviamo un paese vero e proprio, ma un complesso di alberghi e
residence costruiti attorno alla spiaggia e sulle colline circostanti;
appare vistosa la sporporzione tra la capacità ricettiva di questa
urbanizzazione e le dimensioni limitate della spiaggia. Date queste premesse
la spiaggia è sempre e inevitabilemente affollatissima.
Si tratta però un buon punto
di partenza per le nostre escursioni.
Minorca è un'isola abbastanza
piccola, la distanza fra i suoi estremi, rappresentati da Mao e Ciutadella,
è di circa 50 Km, la rete stradale principale è buona,
il che rende estremamente agevole spostarsi da una spiaggia all'altra e
tra le varie cittadine della costa e dell'entroterra. |
CAP
DE CAVALLERIA |
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Il giorno seguente il nostro arrivo,
decidiamo di andare verso il nord dell'isola. Il paesaggio della costa
è molto frastagliato, ricco di insenature e promontori rocciosi
a picco sul mare. All'estremità di uno di questi incontriamo il
bianco faro di Cap de Cavalleria. |
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