Per muoversi
su un'isola grande come Creta il mezzo più adatto è l'auto.
Così dopo il primo giorno passato a scalare le colline rocciose
attorno a Matala, decidiamo di affittarne una, scegliamo la più
economica, una piccola seicento blu. Ora siamo liberi di esplorare l'isola.
Il primo luogo dove ci siamo diretti
è stata la spiaggia di Como, raggiungibile in pochi minuti da Matala...
se si conosce la strada. Noi naturalmente abbiamo sbagliato strada e invece
di scendere verso il mare, siamo finiti in una piccola stradina sterrata
che saliva verso l'alto; ma, come spesso succede in vacanza, questo si
è rivelato un piacevole errore che ci ha permesso di godere di un
panorama notevole, dove la vista poteva spaziare su tutta la spiaggia di
Como e poi oltre sull'intero golfo che disegna lo sperone meridionale al
centro di Creta. |
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La spiaggia è lunghissima,
sabbiosa e con un mare trasparente da cui quasi affiorano grossi massi
piatti poggiati sul fondale, che paiono disegnare una strada lastricata
di una qualche epoca arcaica.
All'ingresso si trovano alcune file
di ombrelloni, ma allontanandosi un po' si può tranquillamente abbandonare
anche il costume da bagno, gran parte della spiaggia è dedicata
al naturismo.
Ai margini della spiaggia si trova
anche un sito archeologico i cui scavi sembrano ancora in corso.
Nei giorni seguenti abbiamo vagabondato
alla scoperta dei dintorni, apprezzando anche i contrasti di questa parte
dell'isola dove paesaggi selvaggi e deserti si alternano a fertili pianure. |
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I centri urbani che si
incontrano non si fanno certo ricordare per la loro bellezza, la loro architettura
appare recente e priva di un proprio stile. Più interessanti sono
i piccoli villaggi nelle vallate, dove sembra che il tempo si sia fermato.
La costa a Sud di Matala è
selvaggia e priva di spiagge apprezzabili, forse lo sarebbe quella di Kali
Limenes se non fosse dominata dalla struttura di quello che sembra uno
scalo per petroliere o qualcosa del genere. La strada costiera invece inizia
con un po' di asfalto, ma poi ci si ritrova in uno sterrato sempre più
stretto e arduo, dove la nostra povera seicento cercava di districarsi
come poteva tra buche e strapiombi e con la benzina agli sgoccioli. Abbiamo
seguito un furgoncino locale nella speranza che ci avrebbe aiutato ad uscire
da quella "strada"... ma quando ad un bivio si è fermato per chiedere
informazioni a noi, abbiamo capito che la situazione era davvero difficile... |
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LA BAIA DI AGIOS
PAVLOS |
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Su consiglio del titolare
dell'agenzia che ci ha affittato l'auto, siamo andati ad Agios Pavlos,
una piccola baia isolata ad ovest di Matala. La spiaggia è bella,
ma non entusiasmante, ci attira un piccolo sentiero che si inerpica sulle
rocce a lato della spiaggia, scoprire dove porta è d'obbligo. Raggiunto
il culmine si apre un piccolo deserto piatto e sassoso, dal quale affiorano
alcune rocce particolari, la materia è stata contorta dalle forze
della natura e trasfigurata in una sorta di scultura.
Il piccolo deserto degrada poi verso
un'altra spiaggia semi deserta. |
Ritornati alla prima spiaggia,
ci dedichiamo al relax. Mi immergo nell'acqua trasparente, il mare
pullula di piccoli pesci, che si rivelano presto voracissimi. Attirati
da una mia piccola ferita, mi punzecchiano a più riprese... mi arrendo
e la nuotata finisce prima del previsto.
Mentre sostiamo al piccolo chiosco
sulla spiaggia, un gruppo di turisti greci crea un sottofondo di canzoni
tradizionali. Ascoltiamo per un po' e, prima che vengano arrecati danni
seri alle nostre orecchie, riprendiamo la strada verso la nostra base a
Matala. |
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